Ricerca mirata
segnatura Maz.
1894-1979
buste 109, cassettiere 31, raccoglitori 23, tubi 20, scatole 12 (per un totale di fascicoli 575, disegni e tavole sciolte 487, volumi 47, album 21, quaderni 1, negativi su vetro 1034, pellicole 224, pannelli e foto di grande formato 37, diplomi 3)
Storia archivistica
Il materiale, assemblato durante gli anni colombiani (1948-1963) e dopo il rientro in Italia, venne in buona parte ordinato e confezionato da A. Mazzoni in nuclei distinti (cartelle "gialle" e "verdi" dei disegni su lucido, cartelle contenenti fotografie e documentazione varia suddivise per progetto, album di "Documenti" cartacei, album "Grandi con la copertina azzurra", raccolte rilegate di "Pubblicazioni" ecc.). Nel timore che la documentazione andasse dispersa, dopo aver ipotizzato la cessione del fondo a vari enti, nel dicembre 1974 Mazzoni entrò in contatto con il Curatorio della Galleria Museo Depero di Rovereto e decise di lasciare l'archivio a tale Museo, considerato luogo ideale per valorizzare la sua appartenenza al futurismo italiano. Il materiale, corredato da elenchi dattiloscritti, venne trasportato da Roma a Rovereto fra il luglio del 1976 (mentre il lavoro di collazione, sistemazione e annotazione dei documenti era ancora in corso) e il giugno 1978, e concesso al Comune di Rovereto con un lascito testamentario, che trovò pieno compimento con la morte di Mazzoni (29 settembre 1979).
Nel 1987 la Galleria Museo Depero confluì in una nuova istituzione, il Mart, che da allora conserva in comodato l'archivio donato da Mazzoni al Comune di Rovereto. All'inizio degli anni Novanta il complesso documentario è stato versato all'Archivio del '900 del Mart.
Contenuto
Il fondo documenta in modo cospicuo le vicende umane e professionali di A. Mazzoni. La presenza di disegni giovanili e scolastici rivela una precisa attitudine a conservare, mai interrotta, seppure ostacolata da gravi eventi - la guerra, il crollo del regime fascista, il trasferimento in Colombia - che hanno causato numerosi spostamenti e perdite. Ben documentata è l'attività progettuale, sia italiana che colombiana, con grande abbondanza di elaborati grafici e di fotografie, inserite nelle cartelle o incollate su album. Fra i tanti progetti degni di nota (stazioni di Montecatini, Siena, Trento, Messina e Reggio Calabria; palazzi postali di Ostia Lido, Palermo, Agrigento), spiccano per la complessità delle vicende storiche quelli delle stazioni di Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella e Venezia Santa Lucia. Tra gli edifici di altra natura, ma legati sempre alla committenza delle ferrovie, si segnala il progetto per la colonia marina Rosa Maltoni Mussolini del Calambrone, a Tirrenia. Per quanto riguarda il periodo colombiano, il fondo conserva sia schizzi e studi legati all'attività didattica (Mazzoni fu professore di Storia dell'Architettura e Urbanistica all'Università Nazionale Colombiana di Bogotà), sia disegni progettuali per una committenza pubblica, religiosa e privata. Parte rilevante del fondo è costituita da una serie di volumi contenenti corrispondenza e documenti vari, che toccano diversi episodi della vita dell'ingegnere: l'appartenenza al futurismo, le vicende dell'epurazione, le questioni relative ai progetti non realizzati, i rapporti con storici dell'architettura come Bruno Zevi, Carlo Severati, Alfredo Forti. Un'altra parte di volumi e fascicoli raccoglie documentazione privata, legata alla formazione di Mazzoni, alla sua famiglia ecc.. Cospicuo è il materiale a stampa, che offre una rassegna delle recensioni ottenute da Mazzoni nel corso della carriera ed è costituito sia da ritagli incollati che da pubblicazioni rilegate in volumi.
Insieme al fondo sono state donate da Mazzoni al Comune di Rovereto una biblioteca di circa 700 volumi, schedata nel Catalogo Bibliografico Trentino, e una collezione di disegni e sculture appartenenti alle Collezioni civiche. La biblioteca è conservata nei fondi librari del Mart, nel Fondo Angiolo Mazzoni.
Presso il Museo Depero e, in seguito, al Mart il fondo ha conservato nella sostanza la sistemazione che lo stesso Mazzoni aveva assegnato ai materiali creando, con l'apposizione di titoli o sigle, alcune sezioni caratterizzate più dalla confezione esteriore dei documenti che da una loro uniformità tipologica o da una coerenza interna. Nel 1984 in occasione dei preparativi per la mostra antologica di Angiolo Mazzoni tenuta a Bologna, Alfredo Forti, coadiuvato da Alessandro Coppellotti e Carlo Prosser, condusse un grande lavoro di analisi e schedatura dei documenti presenti nel fondo e creò un indice dei progetti in ordine alfabetico per toponimo. In quella occasione vennero attribuite ulteriori sigle a insiemi di materiali che ne erano privi. L'attuale descrizione riflette in massima parte l'articolazione dei complessi documentari siglati da Mazzoni e da Forti (cartelle A, B, C, volumi "D" e "P", album "G" e "S" ecc.). Si discosta da questo criterio la serie Disegni e tavole sciolte, che accorpa elaborati grafici descritti prima in elenchi separati. Inoltre, gli album "Grandi con la copertina azzurra" ("G") avevano per lo stesso Mazzoni una così marcata differenziazione interna, che sono stati separati in tre diversi nuclei.
Sono state così identificate 12 sezioni, la cui successione si adegua a quanto indicato negli indici e nei precedenti strumenti di ricerca: le prime cinque contengono in prevalenza elaborati grafici (sebbene nelle cartelle B Mazzoni abbia raccolto migliaia di fotografie); la sesta, la settima e l'ottava materiale fotografico; la nona corrispondenza e documentazione varia; l'undicesima e la dodicesima materiale a stampa. La decima sezione, formata dagli album "S", appare come la più eterogenea e comprende diverse tipologie documentarie, afferenti sia all'attività progettuale di Mazzoni che alla sua vita privata.
Accesso
La consultazione è libera negli orari e secondo le modalità stabilite dal Regolamento dell'Archivio del '900.
La riproduzione è consentita secondo le modalità stabilite dal Regolamento dell'Archivio del '900.
Note
Strumenti a corredo e bibliografia
Elenchi originali redatti per il lascito (A. Mazzoni, 1975-1978); schedatura cartacea dei materiali relativi ai progetti e indice dei progetti (A. Forti, A. Coppellotti, C. Prosser, 1983-1984); schedatura cartacea dettagliata delle sezioni dei documenti (M. Frapporti, 1990-1991 ca.); indice aggiornato dei progetti (M. Viti, D. Turrini, 1997-1998); schedatura su supporto elettronico di parte delle unità documentarie e delle unità archivistiche (K. Beber, 1997, E. Casotto, 2000-2001, M. Duci, 2002). Schedatura delle tavole artistiche e non progettuali entro la banca dati delle Collezioni (E. Casotto, 2001).
Forti, A. "Angiolo Mazzoni, architetto tra fascismo e libertà". Firenze: Edam, 1978
"Angiolo Mazzoni (1894-1979). Architetto nell'Italia tra le due guerre", catalogo della mostra (Bologna, Galleria comunale d'arte moderna, 20 ottobre 1984-3 gennaio 1985). Casalecchio di Reno (BO): Grafis, 1984
Martignoni, M. "Angiolo Mazzoni architetto di edifici pubblici, 1894-1979". In: Pettenella, P. (a cura di) " La stazione di Trento di Angiolo Mazzoni". Milano: Electa, 1994, pp. 83-86
Rasera, F." Le collezioni roveretane. Origini e peripezie di un patrimonio d'arte". In: "L'arte riscoperta. Opere delle collezioni civiche di Rovereto e dell'Accademia Roveretana degli Agiati dal Rinascimento al Novecento", cat. mostra a cura di E. Chini, E. Mich, P. Pizzamano (Rovereto, Museo Civico e Archivio del '900, 1 luglio _ 29 ottobre 2000). Rovereto: Museo Civico, 2000, pp. 10-31
Giacumacatos, A. "Mazzoni Angiolo". In: Godoli, E. (a cura di) "Il Dizionario del Futurismo". Firenze: Vallecchi editore - Mart, 2001, pp. 721-723
Pettenella, P." L'archivio Mazzoni del Mart". In: "Angiolo Mazzoni (1894-1979), architetto ingegnere del Ministero delle comunicazioni". Atti del convegno di studi. Milano : Mart, Skira, 2003.
Anselmi, B. "Il fondo Forti-Mazzoni dell'Archivio di Stato di Firenze". In: "Angiolo Mazzoni (1894-1979), architetto ingegnere del Ministero delle comunicazioni". Atti del convegno di studi. Milano : Mart, Skira, 2003
Per la bibliografia recente, in generale, si rimanda anche a Albrecht K.,"Angiolo Mazzoni. Architekt der italienischen Moderne", Berlin 2017. Per il periodo colombiano a Niglio, O., "Angiolo Mazzoni, ingegnere e architetto italiano in Colombia (1948-1963)", Mart, Rovereto 2017.
Documentazione collegata
Presso l'Archivio di Stato di Firenze è conservata una raccolta di documenti del fondo, ceduti dal prof. Alfredo Forti, cui erano stati donati dallo stesso Mazzoni. Il fondo Angiolo Mazzoni, prodotto da un architetto/ingegnere che rivestiva il ruolo di funzionario statale e impegnato presso tante diverse amministrazioni locali, trova molti rimandi e molta documentazione correlata presso ministeri, comuni, società pubbliche e private. Nell'ultimo decennio, in occasione di pubblicazioni e convegni, è stata indagata ad esempio la documentazione degli archivi di Stato di Firenze, Gorizia, La Spezia, degli archivi storici delle Ferrovie dello Stato di Firenze e Roma, degli archivi comunali di Trento e Ferrara. Ma si pensi anche alle testimonianze storiche fornite da documentari e servizi fotografici, realizzati per conto del regime -quando venivano ultimati e inaugurati edifici pubblici- da studi fotografici o dall'Istituto Luce.
Al Mart è stata fatta la riproduzione digitale integrale dei disegni Maz.A, e la riproduzione parziale di molti altri materiali del fondo, per un totale di circa 8.000 immagini.