buste 52, scatole 9 e 26 cassetti contenenti: volumi 68, album 8, scatole 1, quaderni 2, fascicoli 176 e documenti 18
Storia archivistica
Depero conservò nella sua città d'd'adozione gran parte della documentazione raccolta e prodotta nel corso della vita; il 1° agosto 1957, sottoscrivendo una convenzione, destinò al Comune di Rovereto - insieme alle opere d'arte e alla biblioteca - il proprio archivio, considerandolo parte integrante della "Galleria Museo Depero" che veniva istituita in suo onore. Alla morte di Depero nel 1960 solo una piccola parte della documentazione archivistica, si trovava già presso il Museo Galleria Depero di via della Terra: si trattava di pagine di Eco della stampa, di fotografie e pubblicazioni entrate a far parte dell'allestimento. La maggior parte delle carte del fondo restò presso l'abitazione di Rovereto in via Valbusa, sotto la cura della moglie Rosetta Amadori. Solo dopo la morte di quest'ultima nel 1976 il materiale fu trasferito presso la Galleria Museo Depero. All'inizio degli anni Novanta il complesso documentario fu versato presso l'Archivio del '900, sede roveretana del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, ente che a partire dal 1987 era subentrato alla Galleria Museo Depero nella gestione e conservazione del patrimonio culturale di Depero, grazie ad un comodato stipulato con il Comune di Rovereto. Nel 2002 il lascito Depero è stato spostato nel nuovo edificio del Mart, in corso Bettini 43 sempre a Rovereto. In epoca recente il fondo è stato integrato con documenti originali, appartenuti a Bruno Passamani e Paolo Pezzato.
Contenuto
La documentazione presente nel fondo Depero copre un arco temporale che va dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento comprendendo anche corrispondenza ricevuta da Rosetta Amadori dopo la morte del marito. Le carte restituiscono l'immagine di un artista poliedrico impegnato su vari fronti e ambiti di sperimentazione, dalla pittura, ai complessi plastici motorumoristi, alla grafica, poesia e architettura pubblicitaria, alla lirica, alla scenografia teatrale, ai progetti editoriali; i documenti riguardano sia le creazioni artistiche legate all'avanguardia futurista, sia i viaggi e i soggiorni in Italia e all'estero, in particolare negli Stati Uniti, sia l'attività organizzativa e promozionale nei confronti di se stesso e dei colleghi trentini, sia le imprese allestitive e decorative del secondo dopoguerra, fino alla morte. Accanto ai documenti e alle carte personali, si segnala il ricco epistolario che evidenzia i rapporti con gli esponenti del futurismo, con F.T. Marinetti in particolare, con l'amico ed editore F. Azari, con l'amico e mecenate G. Mattioli, con G. Verzocchi e altri; nelle lettere alla moglie Rosetta, pure conservate nel fondo, Depero è solito dettagliare anche i propri impegni, i progressi e le delusioni professionali. Cospicua la sezione degli scritti sia teorici che lirici, comprese le tavole parolibere e l'onomalingua, gli scritti per i progetti editoriali, i comunicati e gli articoli su Depero e la sua attività. Altra documentazione è realtiva ai progetti professionali (dal teatro plastico, all'arte pubblicitaria, agli allestimenti per mostre fino alla Galleria Museo Depero) in forma sciolta o sotto la veste della raccolta documentaria. A questa ultima tipologia si avvicinano i volumi e i quaderni del "Dizionario ideologico ed autobiografico", sorta di zibaldone sulla vita e sull'opera di Depero. Copiosa la raccolta di rassegna stampa dell'epoca e significativi i volumi di schizzi e di disegni e di documentazione varia. Le fotografie restituiscono momenti di vita privata e professionale dell'artista; altro materiale fotografico quale lastre fotografiche e matrici su zinco era destinato alle illustrazioni di cataloghi e monografie. Tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta venne attuata una prima registrazione dei documenti d'archivio e del materiale fotografico attribuendo un numero di ingresso ai pezzi, seguita nel 1988 dalla redazione di un indice alfabetico dei corrispondenti. Negli anni 1995-1996 vennero schedati i singoli documenti del fondo su supporto elettronico per un totale di più di 11.000 record, senza intervenire tuttavia sul loro riordino. In anni più recenti, a partire dal 2004, è stato condotto un ordinamento del fondo e una contestuale revisione e integrazione delle schede descrittive dei documenti, dapprima a cura di Stefania Donati, poi da Francesca Velardita, con il supporto di Carlo Prosser. L'ordinamento ha permesso di articolare il fondo in 8 serie: oltre a tener conto, in qualche misura, della cronologia dei documenti, si è voluta mettere in primo piano la figura di Depero, presentando in primis i Documenti e le carte personali dell'artista e fornendo poi col Dizionario ideologico ed autobiografico una sorta di compendio della sua attività, così come lui l'aveva pensato. Seguono le serie della Corrispondenza, Scritti, Documentazione per progetti professionali, Raccolte di materiale grafico e documenti, Materiale fotografico, Materiale a stampa.
Note
Strumenti a corredo Velardita F., a cura di, Fondo Fortunato Depero. Inventario, Mart Nicolodi, Rovereto 2008. Registri d'ingresso (C. Prosser, 1979-1981); indici della corrispondenza e degli scritti (C. Prosser, 1985 ca); schedatura cartacea della corrispondenza e della rassegna stampa (M. Frapporti, E. Lot, 1988-1989); schedatura delle unità archivistiche e dei singoli documenti su supporto elettronico con il programma Isis (K. Beber, C. Dalla Zotta, M. Duci, 1995-1996). Bibliografia Belli, G. (a cura di) "La Casa del Mago. Le arti applicate nell'opera di Fortunato Depero 1920 - 1942". (cat. della mostra, Rovereto, Archivio del '900, 12 dicembre 1992- 30 maggio 1993) Milano: Charta, 1992; Belli, G. (a cura di), "Depero. Dal Futurismo alla Casa d'Arte". (cat. della mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 12 dicembre 1994- 13 febbraio 1995). Milano: Edizioni Charta, 1994; Belli, G., Avanzi, B., (a cura di), DeperoPubblicitario: dall'auto-réclame all'architettura pubblicitaria, Milano : Skira, 2007; Depero, F. "Fortunato Depero nelle opere e nella vita". Trento: 1940; Fagiolo Dell'Arco, M. (a cura di), "Depero". (cat. della mostra, Rovereto, Museo d'Arte Moderna, 12 novembre- 14 gennaio 1989). Milano: Electa, 1989; Passamani, B. "Fortunato Depero". Comune di Rovereto. Musei civici. Galleria Museo Depero, 1981. pp 367-375; Scudiero, M., Depero : l'uomo e l'artista, Rovereto (TN) : Egon, 2009