De Grada, Raffaele
 
Date e luoghi
Milano, 2 marzo 1885 - Milano, 10 aprile 1957
 
Note biografiche o storia istituzionale
Studia a Zurigo e a Karlsruhe. Titolare della cattedra di Storia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Brera, collabora a numerose riviste tra cui "Nuova Rivista Europea", "Prospettive d'arte", "Historia" e "AD". A partire dagli anni '20 De Grada ottiene sempre maggior riconoscimento: partecipa alla Biennale veneziana del '22, a quella romana dell'anno successivo e poi alle Quadriennali. Stimato e apprezzato da molti artisti del gruppo del Novecento viene considerato egli stesso un novecentista. Nel 1925 ha infatti un ruolo attivo nell'organizzazione della sezione toscana della Prima mostra del Novecento italiano, su incarico di Sironi, Salietti, Funi e Wildt. Ultima fase di sviluppo della sua ricerca artistica è legata al trasferimento a Milano, nel '29, dove resterà sino alla morte nel 1957. Nel dopoguerra risiede a San Gimignano, dove inizia la sua ricerca plastica fortemente influenzata da Cézanne e caratterizzata dalla ricerca degli effetti dei colori primari e dalla riduzione geometrica delle forme del visibile. Nel periodo della maturità viene segnalato dalla critica come uno dei migliori paesaggisti moderni
 
Unità archivistiche
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