Marinetti, Filippo Tommaso
 
Date e luoghi
Alessandria d'Egitto, Bellagio
 
Note biografiche o storia istituzionale
Fondatore del Futurismo. La sua infanzia è segnata da due eventi fondamentali: il contatto con la civiltà araba e gli studi al collegio gesuita di saint-Françoise Zavier, durante i quali assimila completamente la lingua francese, nella quale compone le sue prime opere, ispirate soprattutto al mare, e segnate da un forte erotismo e un vitalismo africano. Attorno al 1908-1909 il suo pensiero si arricchisce di altri temi fondamentali, quali la fascinazione per un clima artistico estetizzante, una nuova attrazione per l'Egitto e l'Oriente, e la poetica della macchina e della velocità. Tutto questo sfocia nel "Manifesto della letteratura futurista" (1909). Da questo momento Marinetti è completamente assorbito dal suo ruolo di capogruppo, ideatore ed organizzatore di eventi. Questo impegno spesso si traduce nella produzione di romanzi e pezzi per teatro, nei quali cerca di concretizzare le idee futuriste. A questo periodo risalgono le opere in cui la struttura sintattica viene sostituita da un flusso di parole, spesso legate l'una all'altra per analogia e che suggeriscono un senso di velocità meccanica. Nascono così i componimenti paroliberi, e i Manifesti. Nel 1929 Marinetti diventa Accademico d'Italia, e parte del gruppo futurista si stacca, per sviluppare poetiche ed esperienze diverse. Il Capogruppo, invece, continua nel solco del futurismo, cercando, però, una mediazione tra una prosa più articolata e la sintesi dell'aeropittura.
 
Unità archivistiche
950 unità>>