Ungaretti, Giuseppe
 
Note biografiche o storia istituzionale
Ad Alessandria d'Egitto, dove compie i primi studi, frequenta gli ambienti anarchici dei fratelli Thuile, dove incontra Enrico Pea. Intanto si appassiona alla cultura francese contemporanea ed entra in contatto epistolare con Prezzolini e la redazione de "La Voce". Nel 1912 lascia l'Egitto e si trasferisce a Parigi, dove frequenta i corsi di filosofia e letteratura alla Sorbona ed entra in contatto con Apollinaire e gli artisti dell'avanguardia. Nel 1914 fa la conoscenza dei futuriati, e l'anno seguente rientra in Italia, dove viene arruolato come soldato semplice. Dall'esperienza della guerra nascono le poesie di "Porto Sepolto", che già recano tutta la novità del linguaggio di Ungaretti, fatto di versi brevi e brevissimi, dai quali viene bandita la rima e l'andamento lirico-descrittivo per approdare ad una dimensione allusivo-analogica dei suoni e delle immagini. Nel 1920 si stabilisce a Roma, mentre continua a viaggire come corrispondente di giornali italiani. Compaiono nuove raccolte e nel 1936 accetta di insegnare all'Università di San Paulo del Brasile. Nel 1942 rientra in Italia e viene nominato Accademico d'Italia e gli viene assegnata la cattedra di letteratura italiana all'Università di Roma. Pur tra le polemiche, mantiene la cattedra anche dopo la seconda guerra mondiale, e continua la sua fortunata produzione di liriche, spesso ispirate dalla consapevolezza del dolore, che proviene dal conflitto mondiale e dalla precoce morte del figlio Antonietto.
 
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