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CARREGA, Ugo |
Date e luoghi |
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1935 agosto 17 Nato a Genova. Vive fino al 1966 in Liguria. Si trasferisce nel 1966 a Milano. Numerosi sono i viaggi per le mostre nazionali ed internazionali. Vive a Milano. |
Note biografiche o storia istituzionale |
Poeta, pittore, critico d'arte, gallerista, mercante d'arte. E' figlio di Lelio Carrega, comandante di navi, e Maria Teresa Repetti, casalinga. Frequenta il ginnasio a Genova Cornigliano dai Padri Scolopi senza terminare gli studi. Dopo avere tentato inutilmente di completare. la formazione scolastica privatamente, si trasferisce a Londra nel 1955 per imparare il mestiere di agente marittimo e apprendere la lingua inglese. Nel giugno del '56 fa ritorno in Italia dove lavora fino al maggio del 1963 in agenzie marittime. Successivamente, mettendo a profitto la conoscenza della lingua inglese, si cimenta nella professione di traduttore che svolge per numerose case editrici fino a specializzarsi nella traduzione di libri gialli. I suoi interessi sono rivolti al teatro e al cinema, tuttavia, la concreta pratica artistica prende avvio dall'esercizio poetico, più congeniale al suo temperamento e praticato fin dall'età adolescenziale. Scrive le sue prime poesie all'età di tredici anni. La prima raccolta di poesie, "Verde la casa", risale al 1952 e prende il titolo dai risvolti verdi del quaderno sul quale vennero scritte le poesie; la successiva raccolta, del 1955, si intitola "Per il cielo di Fiandra". Le esperienze poetiche giovanili fino ad allora maturate sotto l'influenza della poesia tradizionale (il D'Annunzio di Alcyone, C. R. Ceccardi, D. Campana, C. Sbarbaro) sono abbandonate, grazie alla scoperta di J. Joyce, E. Pounds e W. Cummings, che lo spingono verso una sperimentazione linguistica fondata sull'ampliamento dell'estensione semantica della parola e su una verbalità affrancata dalle degradazioni cui è sottoposta dall'uso. Nel '58 conosce Martino Oberto con il quale matura la prima formazione di artista verbovisuale e, alla fine degli anni Sessanta stringe un significativo rapporto d'amicizia e di proficua collaborazione artistica con il poeta Emilio Villa. Nel 1965 pubblica sulla rivista "Ana eccetera" (n.9), diretta da Anna e Martino Oberto, di cui è redattore dal '63 al '70, il fascicolo "Analisi grafica del linguaggio. Rapporto tra il poeta e il suo lavoro", vero e proprio programma teorico dove trovano ampia articolazione le sue idee artistiche. Da posizioni ancora letterarie, Carrega si propone di fondare un nuovo linguaggio grazie all'integrazione della scrittura alfabetica con elementi grafici di diversa natura. Caposaldo del lavoro dell'artista verbovisuale è la pagina scritta intesa come "strumento-in-sé-d'espressione". Sulla scorta dell'esperienza di "Ana Etcetera" fonda, nel 1965, la rivista "Tool" con Rodolfo Vitone, Lino Matti, Vincenzo Accame, Rolando Mignani e Liliana Landi. "Tool" si occupa, come "Ana eccetera", dell'allargamento dell'area della scrittura attraverso un'analisi e una ristrutturazione dei linguaggi, ma con un taglio più pratico rispetto alla seconda. Nella rivista, vero e proprio progetto editoriale, troverà una concreta formalizzazione la "scrittura simbiotica": una scrittura che si arricchisce di espressioni e segni grafici e nella quale si realizza una vera e propria simbiosi tra i segni verbali e quelli grafici. Dal 1967 la scrittura simbiotica sarà chiamata "Nuova scrittura". Essa è necessaria, secondo l'artista, "per allargare il campo d'azione a spazi di ricerca divenuti sempre più ampi". Nel 1966 Carrega si trasferisce a Milano, altro crocevia artistico delle ricerche verbovisuali, e nel '69 fonda e dirige il Centro Suolo-Centro, insieme ad A. Agriesti, A. Galasso, G. Gasbarri, T. Kemeny e R. Perrotta. Lo scopo è quello di promuovere la ricerca e la diffusione della poesia avanzata attraverso l'attività espositiva. Il centro cessa l'attività pochi mesi dopo. Nel maggio del 1970 l'artista espone per la prima volta i suoi lavori nella Galleria di Arturo Schwartz a Milano e da quel momento abbandona l'attività di traduttore per occuparsi a tempo pieno del proprio lavoro. Dalla fine degli anni Sessanta accanto all'attività d'artista e teorico, affiancherà con successo quella di promotore culturale e di organizzatore di mostre, fondando centri culturali dedicati alle ricerche verbovisuali. Nel gennaio 1971 fonda e dirige un nuovo spazio espositivo, il Centro Tool, ubicato in via Borgonuovo 20 a Milano, allo scopo di promuovere le ricerche sulla poesia, già intraprese dal Centro Suolo. Il centro chiude i battenti nel 1973, dopo aver organizzato ventuno mostre di poesia visuale. Nell'aprile del 1974 l'artista apre la nuova galleria del Mercato del Sale (in omaggio a M. Duchamps chiamato Marchand du Sel da Desnos nel 1921), la cui attività è dedicata al concetto di Nuova Scrittura, i cui principi teorici vengono enunciati in un manifesto sottoscritto da Carrega, V. Accame, M. e A. Oberto, C. D'Ottavi, R. Mignani, L. Landi e V. Ferrari. Nel 1982 l'artista sostiene l' "Artescrittura", redigendo un piccolo manifesto firmato da V. Ferrari, L. Patella e M. Mussio. Nel 1986 collabora con Sarenco, E. Miccini, L. Pignotti e S. Maria Martini per la rifondazione della poesia visiva. Nel 1988 Paolo Della Grazia, collezionista di opere delle avanguardie verbovisuali fin dagli anni Sessanta, fonda l'Archivio di Nuova scrittura (d'ora in poi ANS) con l'ausilio dello stesso Carrega. L'ANS raccoglierà l'esperienza della galleria del Mercato del Sale, occupandone la stessa sede di via Orti 16. Il Centro di documentazione e la biblioteca dell'ANS verranno potenziati e attualmente costituiscono un eccezionale serbatoio di conoscenza sull'esperienza artistica verbovisuale nazionale ed internazionale. L'attività d'infaticabile promotore culturale prosegue con la fondazione nel 1993 del nuovo centro di Euforia Costante, una nuova esperienza destinata a concludersi l'anno seguente, dopo aver realizzato, tra le altre, un'esposizione sull'opera di Nanni Balestrini. Moltissime le pubblicazioni e le mostre personali e collettive di Carrega. Tra le prime si ricordano "èini" Genova, 1959. "Relativiste Sketches" Genova, 1960. "Rapporto fra il poeta e il suo lavoro. "Ana Etcetera", Genova, 1965. "Wordrips" edizioni Tool, Milano 1967. "Mikrokosmos" edizioni Tool, Milano 1969. "Per il karnhoval in villa" edizioni Tool, Milano 1969. "Poemi per azione". Lerici editore, Roma 1970. Ha realizzato le riviste: "Tool, quaderni di scrittura simbiotica" A. 1965-1967 nn.6. "Bollettino Tool". Bollettino di informazione sulle forme e le attività della poesia avanzata. A. 1968 n. 1; 1969 n. 2; 1970 n. 3. "Pantabox 69" antologia di poesia avanzata. "aaa" A. 1969 n. 1-3 con Mario Diacono. Carrega ha inoltre collaborato alle riviste: "Antipigiù", "Die Sonde", "Phantomas", "Linea Sud", "Marcatré", "Ah hA", "Ex, Arte oggi", "Uomini & idee", "Ghost Dance", "De Talferonde", "tEXt", "Approches", "Agenzia", "Ne coupez pas", "Labris", "Il periplo", "Chelsea rewieu", "Amodulo" ecc.. Tra le innumerevoli mostre personali ricordiamo: 1970- Galleria Schwarz, Milano; 1971- Galleria Senatore, Stoccarda; 1972- Galleria Reckerman, Colonia; 1973- Galleria La Bertesca, Genova;1974- Mercato del sale, Milano; 1978- Studio Marconi, Milano; 1979- Studio S. Andrea, Milano; 1980- Multimedia, Brescia; 1984- Studio Bassanese, Trieste; 1985- Studio Morra, Napoli; tra le collettive: 1967- "Poesia sperimentale", Galleria Carabaga, Genova. 1966- "La lettura del linguaggio visivo", Castello del Valentino, Torino. 1966. |
Fonti e note alla scheda |
Carrega, U. "Commentario". Napoli: Morra, 1985 Rossi, A., Balboni, M.T. "Ugo Carrega". Assisi (PG): Carucci, 1976 Parmiggiani, C. (a cura di) "Alfabeto in sogno: dal carme figurato alla poesia concreta". Milano: Mazzotta, 2002 Balboni, M.T. "La pratica visuale del linguaggio". Pollenza (MC): La Nuova Foglio De Benedictis, M. "Come su un muro al buio : scritture e arti visive nel secondo Novecento". In: "Avanguardia" A. 1, n. 2 (1996), pp.15-48 Antolini, R., Zanchetti, G. (a cura di ) "Verbovisuali: ricerche di confine fra linguaggio verbale e arte visiva". Milano: Skira, 2003 Zanchetti, G. "Emoraggia dell'io: l'esperimento di poesia di Ugo Carrega". Milano: Archivio di nuova scrittura, 1995. Pignotti, L., Stefanelli, S. "La scrittura verbo-visuale". Roma: Editoriale L'Espresso, 1980. Scheda a cura di Antonella D'Alessandri, anno 2006 |
Fondi archivistici |
FONDO MARCO FRACCARO - UGO CARREGA >> |
Unità archivistiche |
2 unità>> |