RUSSOLO, Luigi
 
Date e luoghi
1885 maggio 17 - 1947 febbraio 4
Nato a Portogruaro, morto a Cerro Laveno. Luigi Russolo nasce a Portogruaro (Venezia) il 7 maggio 1885. Si trasferisce con la famiglia a Milano nel 1901, ove risiede stabilmente, ad eccezione del periodo bellico, conclusosi con 18 mesi di convalescenza all'ospedale militare di Guastalla milanese, in seguito al ferimento alla testa avvenuto sul Monte Grappa. Nel 1922 vive e lavora a Thiene, mentre attorno alla metà degli anni Venti si trasferisce a Parigi, città che abbandona definitivamente solo nel febbraio del 1932. Si trasferisce successivamente in Spagna, a Toledo, fino al giugno del 1933. Al suo rientro in Italia si ritira con la moglie a Cerro di Laveno (Varese), ove muore il 4 febbraio 1947.
 
Note biografiche o storia istituzionale
Artista, musicista, filosofo. Luigi Russolo nasce a Portogruaro il 7 maggio 1885. La formazione avviene però a Milano, dove la famiglia di Russolo si trasferisce nel 1901 affinché i due fratelli maggiori, Giovanni e Antonio, possano frequentare il conservatorio. Praticamente autoditatta, si confronta inizialmente con la tecnica dell'incisione con esiti di gusto simbolista, presentati in una prima occasione alla "Mostra del bianco e nero" presso la Famiglia artistica di Milano (1909). Nel febbraio del 1910 conosce F. T. Marinetti e altri simpatizzanti - Boccioni, Carrà, Bonzagni, Camona, Erba, Martelli e Romani - che stanno elaborando il "Manifesto dei pittori futuristi", edito nel 1910. Sempre nel 1910 Russolo sottoscrive i manifesti "La pittura futurista. Manifesto tecnico", "Contro Venezia passatista" e "Venezia futurista", partecipando al contempo a numerose serate futuriste nei teatri italiani. A partire dal febbraio 1912 le opere di Russolo, assieme a quelle degli altri futuristi, sono ospitate in mostre allestite nelle principali capitali europee. A partire dal 1913 inizia a interessarsi alla musica: pubblica l'11 marzo 1913 il manifesto "L'Arte dei Rumori" e, nello stesso anno, realizza con la collaborazione del pittore Ugo Piatti tre strumenti per intonare il rumore, da lui chiamati "Intonarumori". Tra il 1915 e il 1916 l'impegno bellico - Russolo si arruola nel maggio 1915 nel Battaglione lombardo dei volontari ciclisti - s'alterna a quello teorico; nel 1916 cura infatti l'edizione de "L'arte dei rumori", una sorta di antologia critica dei suoi scritti musicali. Nel 1917 è ferito alla testa e trascorre i 18 mesi di convalescenza a Guastalla milanese. Nel 1920 sottoscrive con altri il manifesto "Contro tutti i ritorni in pittura", avvicinandosi alle posizioni di Margherita Sarfatti. Tra il 1921 e il 1928 gli interessi di Russolo si concentrano quasi esclusivamente sulla musica; nel 1921 tiene una serie di concerti a Parigi, nel 1922 brevetta il rumorarmonio e, nel 1925, l'arco enarmonico. Nel 1928 è nuovamente a Parigi, ove con il rumorarmonio partecipa a vari spettacoli del Teatro della Pantomima futurista organizzati da Enrico Prampolini. Dopo un soggiorno in Spagna (1932-1933) si ritira con la moglie sul Lago di Como, nella frazione di Cerro di Laveno (Varese), dove coltiva sempre più la passione per la filosofia orientale e lo yoga, studiando i fenomeni del sonnambulismo e del magnetismo. Nel 1938 pubblica il trattato "Al di là della materia" e, nello steso anno, avvia una nuova fase pittorica, definita dallo stesso artista "classico-moderna". Gli oltre cento dipinti realizzati negli anni Quaranta vengono presentati in due mostre personali, a Como nel 1945 e a Milano nel 1946. Russolo si spegne a Cerro di Laveno il 4 febbraio 1947, lasciando inedito il trattato filosofico "Dialoghi tra l'io e l'anima". Figlio di Domenico Russolo, orologiaio, fotografo e maestro d'organo; fratello di Antonio, Giovanni (ambedue musicisti), Anna Maria e Caterina (Tina); il 16 giugno 1926 sposa Maria Zanovello. Oltre alla fitta rete di relazioni con i principali esponenti del futurismo artistico e musicale, si ricorda la lunga amicizia con P. Buzzi e, in seguito al trasferimento a Cerro Laveno, il sodalizio con i pittori Mario Aubel, Innocente Salvini e il bulgaro Boris Georgiev. Da segnalare infine i contatti con Margherita Sarfatti e, in seguito al suo trasferimento a Parigi, con il gruppo Cercle et Carré, in particolare con Vantongerloo.
 
Fonti e note alla scheda
F. Tagliapietra, A. Gasparotto (a cura di), "Luigi Russolo : vita e opere di un futurista", Skira, 2006 (con bibliografia precedente)
 
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