Maroni, Riccardo, Riva del Garda, 1896 luglio 17 - Trento, 1993 settembre 17
 
Date e luoghi
1896 luglio 17 - 1993 settembre 17
Riva del Garda, Rovereto, Torino, Trento
 
Note biografiche o storia istituzionale
Riccardo Maroni nasce a Riva del Garda il 17 luglio 1896 da Vigilio Maroni, commerciante, e Luigia Brunati, figlia di agricoltori e originaria di Tenno, che sarebbe morta venticinquenne l'anno successivo. Frequenta le scuole elementari a Riva e la Scuola reale Elisabettina a Rovereto, una scuola superiore a indirizzo tecnico-artistico nella quale operavano insegnanti d'eccezione come Cesare Coriselli, Luigi Comèl, Luigi Ratini ed Ezio Bruti. Si stavano formando negli stessi anni Giorgio Wenter, Giovanni Tiella, Fortunato Depero, Carlo Cainelli, Luciano Baldessari, Umberto Maganzini, Gianni Caproni. Nel 1913, un po' per caso, inizia per Maroni una attività giornalistica: il direttore del giornale "L'Eco del Baldo", Dal Rì, propone a Maroni di pubblicare le impressioni di un viaggio compiuto nel Casentino toscano, guidato dal professor Orazio Chizzola. Terminati gli studi alle Reali e dopo un breve impiego nell'impresa di Giovanni Zontini, che si occupava della costruzione di fortificazioni, strade, caserme, si iscrive al Politecnico di Vienna. Vi rimane tuttavia per soli due mesi, perché allo scoppio della prima guerra mondiale fugge in Italia, aiutato dall'amico Giacomo Floriani. Trasferitosi a Torino, intraprende gli studi universitari in ingegneria, ritrovando l'amico Damiano Chiesa. Mazziniano convinto, si arruola nell'esercito italiano col nome di battaglia di Virgilio Berti. Al termine del conflitto riprende a studiare, laureandosi in ingegneria il 15 febbraio 1922. Poco dopo la laurea è assunto nell'industria cementiera SCAC, produttrice di elementi prefabbricati in cemento armato, presso cui avrebbe prestato servizio per quarantaquattro anni. Specializzato nella costruzione di stabilimenti industriali, porta la sua attività anche in Argentina e Uruguay. Lavora alla realizzazione della pubblicità per la sua industria. E' inoltre presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento tra il 1947 e il 1948. Coerente con le sue idee non si allinea con il regime fascista, e solo alla conclusione del secondo conflitto mondiale riprende a scrivere articoli, assecondando una vocazione interrotta durante il Ventennio. A partire dal 1951 intraprende l'attività di editore, inaugurando la "Collana Artisti Trentini" (CAT), con lo scopo di valorizzare artisti trentini o che operarono in Trentino, volendo proseguire l'opera avviata da Battisti con il periodico "Vita Trentina". La raccolta annovera 63 monografie e si interrompe nel 1980. Un'analoga collana, dal titolo "Voci della Terra trentina" (V.D.T.T.) dedicata all'opera di trentini illustri, quali poeti, scrittori, musicisti, storici, ma anche al folclore locale, viene edita a partire dal 1959 e fino al 1982 per un totale di 24 numeri. Muore a Trento il 18 settembre 1993.
 
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