ZANINI, Gigiotti
 
Date e luoghi
1893 marzo 10 - 1962 ottobre 5
Nato a Vigo di Fassa (Tn), morto a Gargnano (Bs). Trascorre la prima infanzia a Vezzano (Tn) dove il padre, cancelliere di tribunale, viene trasferito. Nel 1911 si trasferisce a Firenze per motivi di studio. Dopo la prima guerra mondiale si stabilisce a Milano. Durante la seconda guerra mondiale sfolla nel Chianti e negli anni Cinquanta vive tra Milano, Venezia e Bogliaco (Bs).
 
Note biografiche o storia istituzionale
Architetto, pittore. Nel 1911 si stabilisce a Firenze dove frequenta per un certo periodo l'Accademia di belle arti ed entra in contatto con l'avanguardia fiorentina raccolto intorno alle riviste "La Voce" e "Lacerba". Nel 1913 ha luogo la sua prima esposizione all'Istituto dei ciechi. L'anno successivo partecipa alla I Esposizione libera futurista internazionale alla galleria Sprovieri di Roma. Con lo scoppio della guerra si arruola nel Battaglione volontari cadorini prima armata, combattendo sul Cadore in prima linea. Dopo il congedo, nel 1919, si trasferisce a Milano dove collabora alla redazione de "Il Primato Artistico Italiano" e l'anno successivo espone alla Nuova Galleria con C. Carrà, A. Martini, M. Sironi, A. Funi e L. Russolo. Gli anni Venti sono caratterizzati da una discreta attività espositiva: partecipa alla Quadriennale di Torino (1923), alla Premiére exposition a Paris d'un groupe de peintres du Novecento Italiano (Galleria Carminati di Parigi, 1926), alla Prima esposizione del Novecento Italiano (Permanente, 1926), alla Quindici artisti del Novecento (Galleria Scopinich, 1927). Più intensa risulta l'attività professionale di architetto che si traduce in allestimenti, ristrutturazioni e costruzioni ex novo di edifici. Significativo a tal proposito il rapporto di collaborazione con G. Muzio per la progettazione di vari edifici ecclesiastici, del Tennis Club di Milano, di una casa in via Zanale e i numerosi interventi per committenti privati come quelli per la ricca mecenate L. Castelbarco Erba (dal 1923-1929), e per il collezionista G. Guardini (dal 1923 al 1926). Negli anni Trenta l'attività espositiva si intensifica: espone a Basilea, Helsinki e Stoccolma con il gruppo Novecento (1930-1931), alla I Quadriennale di Roma (1931), alle Biennali di Venezia (1932 e 1934). Tra il 1928 e il 1940 Zanini si cimenta in una grossa mole di impegni professionali per la realizzazione a Milano di edifici e di interventi parziali su strutture preesistenti: la Libreria degli Omenoni, il Ridotto e ristorante alla V Triennale, Palazzo Civita e villa Formenti; i lavori per la sede della Banca Commerciale Italiana di Parma risultano tra le opere più rappresentative di questo periodo. Nel secondo dopoguerra restaura una casa a Venezia, in Campo San Trovaso, facendone la residenza estiva della sua famiglia e costruisce a Gargnano (Bs) la dimora dove trascorrerà gli ultimi anni della sua vita dedicandosi completamente alla pittura. Figlio di Francesco Zanini e Candida Bernardi, ebbe due fratelli: Mario e Fanny. Nel 1927 sposa Luisa Brazzabeni. L'anno seguente nasce il figlio Giorgio e pochi mesi dopo la moglie muore. Nel 1931 sposa la pittrice Paola Consolo, anch'essa prematuramente scomparsa dando alla luce la figlia Francesca. Significativo, da un punto di vista professionale, il legame con G. Muzio e con quelli che furono i suoi mecenati: L. Castelbarco Erba, G. Guardini e R. Mattioli, a quest'ultimo legato anche da una profonda amicizia. Conta fra i suoi amici più cari R. Bacchelli, A. Savinio, E. D'Ors, S. Solmi, O. Vergani.
 
Fonti e note alla scheda
La scheda è stata realizzata sulla base delle informazioni raccolte dalle seguenti fonti:
Fonti archivistiche
Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Fondo Gigiotti Zanini (1925-1959)
Bibliografia:
Ciucci, G. (a cura di) "Gigiotti Zanini. Pittore e architetto". Milano, Firenze: Charta, 1992.
Bergamin, G. "Gigiotti Zanini. Pittore e architetto". Tesi di laurea in architettura, Istituto universitario di architettura di Venezia, Dipartimento di urbanistica a.a. 1985-86.
Rollandini, E. "L'opera di Gigiotti Zanini e il Realismo magico". Tesi di laurea in storia dell'arte contemporanea, Università degli studi di Bologna, Dipartimento di arti visive, a.a. 1990-91
D'Ors E. (a cura di) "Gigiotti Zanini". Milano: Alfieri & Lacroix, 1953
"Gigiotti Zanini: cinquantasei tavole", precedute da una notizia di Riccardo Bacchelli. Roma: L'italiano, [1950]
Solmi S. ( a cura di) "Gigiotti Zanini". Milano: Hoepli, 1940

La scheda è stata compilata da Mirella Duci nell'anno 2002.
 
Fondi archivistici
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Unità archivistiche
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