SEVERINI, Gina
 
Date e luoghi
1915 gennaio 25 - 2004 agosto 3
Nata a Parigi, morta a Roma. Trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Parigi per poi trasferirsi nel 1935 con la famiglia a Roma, dove risiede negli anni a seguire.
 
Note biografiche o storia istituzionale
Figlia primogenita di Gino Severini e di Jeanne Fort, Gina vive con i suoi genitori i numerosi spostamenti tra Francia, Svizzera e Italia, gode della loro cerchia di conoscenze e amicizie, e vive con loro i momenti difficili dei lutti e delle difficoltà economiche. Segue corsi professionali per la rilegatura dei libri, in particolare l'Ecole des arts appliqués a Parigi, e nel 1936, nell'ambito della XX Biennale di Venezia, alla Mostra internazionale del libro d'arte, vengono esposte alcune sue rilegature: fra queste, una per il volume di P. S. Duchartre, "La Comédie Italienne", su disegno di Gino Severini. Nel 1937 vince un premio speciale alla Exposition internationale d'Art Decoratif a Parigi: oggetto della sua rilegatura a "mosaïque de cuir", un libro del nonno Paul Fort, "L'Amour est enfant de Bohème". Proprio in quel periodo Gina soggiorna con la famiglia Fort a Parigi, ma tornata in Italia conosce lo scultore Nino Franchina, che sposa nel 1939. Segue il marito e lo assiste nell'organizzazione delle mostre e nella redazione dei relativi cataloghi. Nel 1939 nasce il figlio Sandro, che diventerà filmaker e documentarista. A partire dal 1946, a seguito del rientro di Gino e Jeanne in Francia, resta depositaria di alcune opere d'arte del padre e ne cura i rapporti romani connessi alla produzione artistica. Nell'ottobre del 1957 apre con Agnese di Donato la libreria - specializzata in libri d'arte - "Il ferro di cavallo" in via Ripetta a Roma; nelle stanze della libreria, attiva per circa due anni, organizza mostre di giovani artisti e di fotografi. Nei primi anni Sessanta (1962-1964) collabora con Anna Guerrieri all'attività del "Teatro club" di Roma, dove si esibiscono ballerini d'avanguardia, soprattutto americani. Il suo ruolo di referente per gli eventi espositivi e per le iniziative editoriali su Gino Severini si infittisce dopo la morte del pittore, avvenuta nel 1966. A partire da quella data Gina rimane con la madre e con la sorella Romana la depositaria delle memorie familiari. Figlia del pittore Gino Severini e di Jeanne Fort. Ha una sorella, Romana. Sposa nel 1939 lo scultore Nino Franchina, che assiste nell'organizzazione della propria attività artistica. Intraprende relazioni di tipo professionale con Agnese di Donato e Anna Guerrieri. A partire dagli anni Trenta, nell'ambito dell'organizzazione dell'attività e in seguito della trasmissione della memoria connessa all'opera artistica del padre Gino, entra in relazione con studiosi e critici dell'arte, tra cui Raffaele Carrieri, Michel Seuphor, Dora Vallier, Pierre Francastel, Fortunato Bellonzi, Giovanni Carandente, Lionello Venturi, Giuseppe Marchiori, Laura Drudi, Jean Paul Crespelle, Serge Faucherau, Piero Pacini, Daniela Fonti, Maurizio Fagiolo.
 
Fonti e note alla scheda
Gina Severini ha lasciato ben poche testimonianze scritte. Oltre a qualche intervista (per es. Sev.GSFIV.19.23) si rimanda a
- Fonti, D., "Gino Severini. Catalogo ragionato", Milano: Mondadori, 1988, passim
- "Gino Severini. Opere dal 1916 al 1965. Matite, carboncini, chine, pastelli, tempere", a cura di G. Chierici, San Polo (Reggio Emilia): La scaletta, 1994, pp.11-12
Alcune delle notizie fornite sono tratte dal recente articolo di Romana Severini:
- Severini, R., "Paul Fort, mon grand-père", in "Gino Severini futuriste et néoclassique.1883-1996", cat. mostra a cura di G. Belli e D. Fonti, D., Milano: Silvana editoriale, 2011 (ora in italiano "Gino Severini (1883 - 1966)": "Paul Fort, mio nonno"), pp.77-87

Scheda di Paola Pettenella (2011).
 
Fondi archivistici
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