Libera, Adalberto, Villa Lagarina, 1903 luglio 16 - Roma, 1963 marzo 17
 
Date e luoghi
1903 luglio 16 - 1963 marzo 17
Nato a Villa Lagarina, in provincia di Trento, il 16 luglio 1903, muore a Roma il 17 marzo 1963. Trascorre l'infanzia nel palazzo di famiglia a Trento (Palazzo Trentini in via Manci). Nell'estate del 1914 si trasferisce con la famiglia a Parma, dove vive per circa 10 anni, con frequenti visite a Busseto, sede di una villa di famiglia. Nel 1925 si trasferisce a Roma. Risiede a Villa Lagarina fra il 1943 e l'inizio del 1947.
 
Note biografiche o storia istituzionale
E' figlio di Giuseppe e della marchesa Olimpia Pallavicini. Allo scoppio della Prima guerra mondiale la famiglia, di posizioni irredentiste, si trasferisce a Parma presso i parenti della madre, gli aristocratici Pallavicino. Nel 1925, dopo studi matematici e artistici, che lo portano a frequentare per un anno il Corso speciale in Architettura presso il Regio istituto di Belle Arti di Parma, si trasferisce a Roma e si iscrive alla Regia Scuola di Architettura, dove viene ammesso al terzo anno di corso e dove conseguirà la laurea nel 1928. Intanto si avvicina alla cerchia milanese del Gruppo 7, di cui diverrà membro al posto di Castagnoli. Con Gino Pollini e Carlo Enrico Rava si reca nel 1927 alla esposizione organizzata dal Deutscher Werkbund a Stoccarda, dove è esposto il suo Alberghetto di mezza montagna. Si rivela presto uno dei maggiori sostenitori e interpreti del Razionalismo: promotore con Gaetano Minnucci della I Esposizione Italiana di Architettura Razionale (1928), fra il 1930 e il 1932 è eletto segretario nazionale del Movimento Italiano di Architettura Razionale. Tra i principali edifici realizzati in quel periodo, le Scuole elementari Raffaello Sanzio a Trento (1931-1934). Avvia un rapporto professionale piuttosto stabile con Mario De Renzi, con cui progetta la facciata del Palazzo delle Esposizioni per la Mostra del Decennale (1932) e partecipa a diversi concorsi, vincendo nel 1933 quello per il Palazzo postale all’Aventino. Alla fine degli anni Trenta è molto coinvolto nel cantiere dell'E42, per cui realizza il grandioso Palazzo dei Ricevimenti e Congressi (1937-1942). Riparato a Villa Lagarina nel pieno della guerra, inizia a riflettere sul tema dell’abitazione e dell’edilizia residenziale di massa. Nel 1949 assume la direzione dell’Ufficio progetti dell’INA Casa; negli anni Cinquanta si interessa particolarmente alla scala del quartiere, come accade per il Tuscolano (1950-1954). Mentre si dedica all'insegnamento universitario, svolto a Firenze e a Roma fra il 1953 e il 1963, realizza le sue ultime opere, fra cui il Palazzo della Regione a Trento (1953-1962) e il Palazzo per Uffici in via Torino a Roma (1956-1958).
 
Fondi archivistici
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